Da: Organizzatori
Museomix arriva a Ferrara: la prima makeathon creativa, dall’11 al 13 novembre, prenderà vita nel Museo del Risorgimento e della Resistenza e, contemporaneamente in altre quindici città del mondo. In Italia hanno vinto la call internazionale anche il Museo Tolomeo di Bologna, il Museo Carlo Zauli di Faenza e il Caos – Centro Arti Opificio Siri – di Terni. People make museums è il motto concepito per aprire i musei a nuovi pubblici. Museomix è un evento culturale collaborativo e una comunità globale. Accade nello stesso weekend in diversi paesi, dal Québec alla Francia, passando per Svizzera e Belgio, e prevede tre giorni di lavoro intellettuale e manuale, sempre di squadra. Comunicatori, designer, maker, programmatori informatici, esperti delle collezioni e mediatori culturali, lavoreranno insieme dentro il museo con l’obiettivo di trasformarlo in un’officina dove si progettano e realizzano prototipi, utili a migliorare l’approccio alla cultura e a coinvolgere più persone possibili.
Il Comune di Ferrara, che ha preso a cuore il progetto da inizio anno, ha dato la possibilità ai partecipanti di alloggiare gratuitamente all’Ostello Estense. Il team ferrarese, grazie alla collaborazione della Cooperativa Sociale Camelot, ha deciso di dare un esempio concreto di integrazione, affiancando alle tre equipe che popoleranno il museo in corso Ercole I d’Este, i rifugiati ospitati dall’ostello. E saranno proprio loro ad accogliere i mixer provenienti dal resto d’Italia e d’Europa. Il primo passo per sentirsi a proprio agio nello spazio in cui si vive è l’ospitalità di chi ti sta intorno. Lo sa bene chi si è lasciato alle spalle affetti e famiglia per potersi costruire un futuro migliore. Un gruppo di rifugiati si metterà in gioco con l’obiettivo dello scambio: le loro abilità al servizio delle equipe di professionisti e i professionisti a disposizione per insegnare loro delle nuove abilità.
«L’integrazione si costruisce – afferma il vicesindaco Massimo Maisto – facendo conoscere la nostra storia agli altri, vicini e lontani che siano, quella che troppo spesso diamo per scontata. Da chi proviene da altre regioni ai turisti stranieri, dai rifugiati politici sino ai nostri studenti che dobbiamo crescere al meglio, l’accesso e la fruizione alla bellezza di ieri devono essere semplici e coinvolgenti. Questo non significa banalizzare il nostro patrimonio culturale, bensì proprio rinnovarlo. L’amministrazione comunale crede fermamente nei musei e in ogni motivata opportunità per farli sentire uno spazio comune: un punto d’incontro costante tra nuovi e vecchi cittadini». Oltre che dal Comune e dall’Università di Ferrara, l’evento è scaturito dall’impegno dell’Ibc Emilia-Romagna e della coop Bam! Strategie Culturali, con il supporto di Nemo Network of European Museums Organization e di Aster, la partecipata che si occupa delle eccellenze regionali in campo di innovazione.
Il Museo del Risorgimento e della Resistenza è l’unico museo civico italiano a partecipare a Museomix. Si tratta di uno spazio fertile, fondato dalle famiglie risorgimentali ferraresi che favorirono l’unità del tessuto sociale, creando una mentalità accogliente. Hanno scelto di lasciare alla città una collezione che raccoglie la storia dei loro nonni per non dimenticare le loro conquiste ideologiche. La collezione consente di raccontare visivamente a chiunque entri nel museo quali sono le radici del Novecento locale, ma di più, di quello nazionale. Sono principi che da allora si sono innestati nella democrazia odierna.
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