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Da: Organizzatori

Piazza Travaglio in tre giorni ha sfiorato le 40 mila presenze tra musica e cibo originale e di qualità. Ricciarini (presidente Streetfood): «Una collaborazione con Confesercenti e Comune di Ferrara ha contribuito molto al successo»

Con oltre 40 mila presenze in due giorni e mezzo, si chiude a Ferrara battendo il successo dello scorso anno la seconda edizione dello Streetfood Village, l’ evento che per tre giorni ha animato piazza Travaglio. «Non potevamo chiedere di meglio per la tappa conclusiva del nostro tour nazionale – spiega il presidente di Streetfood, Massimiliano Ricciarini – e solo la sinergia con il gruppo Feshion Eventi, Confesercenti Ferrara e Amministrazione Comunale, nella figura dell’ assessore al commercio, Roberto Serra, potevano garantire questo successo che nonostante il rischio inflazione del settore eguaglia il successo delle passate edizioni».
In tre giorni molti degli stand hanno registrato il tutto esaurito. Solo qualche esempio. 500 litri di impasto per il cibo di strada rivelazione di questo evento: il borlengo; per non tralasciare i 300 litri di farinata, 2 quintali di pesce fritto, 2,5 quintali di bombette pugliesi. Oltre 200 kurtos ungheresi, per non parlare degli oltre 2 mila cannoli siciliani, 1,5 quintali di gyros greco e oltre 2 quintali di fritto ascolano. Ancora 700 pucce salentine, oltre mille dolci della pasticceria napoletana e quasi mille hamburger. Dalla Toscana 2 quintali di lampredotto, dall’ Abruzzo oltre 10 mila arrosticini di pecora. Tutto esaurito nello stand argentino.
Lo Streetfood Tour. Con oltre trenta appuntamenti quello di Ferrara fa da chiusura al tour promosso dall’ Associazione nazionale Streetfood in tutta Italia. Obiettivo è quello di far divertire il maggior numero di appassionati attraverso la cultura del cibo di strada. Solo nel 2015 sono stati raggiunti in tutta Italia quasi due milioni di persone. Un format di successo non solo per gli organizzatori degli eventi, ma da condividere con gli operatori economici del settore e le realtà territoriali che hanno creduto in questo progetto. Anche decine di eventi collaterali, momenti di confronto e convegni, un concorso dedicato alla stampa nazionale e decine di concerti che hanno fatto da sfondo alle varie tappe.
L’ Associazione Streetfood. Nata ad Arezzo nel 2004, è stato il primo progetto in Italia a promuovere il cibo come cultura e il cibo di strada come format vincente in quanto ‘riassume in un cartoccio’ storia e tradizioni di ogni regione d’ Italia da gustare con le mani. Nel 2015 sono stati 28 gli eventi in tutta Italia toccando quasi due milioni di persone che hanno consumato cibi di strada in quantità record.

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