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da: ufficio stampa Ente Palio città di Ferrara

“Mi dispiace la sortita fatta nella notte scorsa dal gruppo di 100×100 animalisti, soprattutto perché dimostrano di non avere particolare conoscenza rispetto a ciò che affermano.” Con queste parole il presidente dell’Ente Palio Alessandro Fortini ha commentato stamattina la notizia del così detto “blitz animalista” contro il Palio.
“Partiamo da principio. – ha spiegato Fortini – Innanzitutto, il Palio di Ferrara è una qualcosa di molto più articolato rispetto a come la raccontano gli amici animalisti. Il 1° di giugno ci saranno le gare in piazza Ariostea ma durante tutto l’anno e in particolar modo nel mese di maggio abbiamo proposte culturali, di svago e divertimento per turisti e ferraresi, organizzati dall’Ente e dalle Contrade. Mai come quest’anno la presenza turistica è stata promossa e costruita con le diverse anime del comparto ferrarese e – se è vero come si dice – che il turismo rievocativo è una leva importantissima nell’intero settore, Ferrara con il Palio si pone in prima fila. Turismo significa ricchezza e qualità della vita anche per chi a Ferrara vive tutti i giorni. In secondo luogo, forse i signori dimenticano che le migliaia di persone che lavorano in prima persona e gravitano all’interno di Borghi e Rioni sono cittadini ferraresi, che nelle Contrade trovano un punto di identità e ritrovo, aperto a tutti e soprattutto ai ragazzi – per cui ci teniamo molto che non venga sminuita la capacità del Palio di avere anche un valore di tipo sociale.”
“Passiamo ai nostri splendidi cavalli. Sono la nostra passione e non lo nascondiamo: per loro di anno in anno approntiamo progetti e prassi di sicurezza, sia nella gara che nell’intero iter di preparazione – dai controlli sullo stato di salute all’antidoping. Ci avvaliamo dei migliori professionisti, veterinari e docenti universitari, ingegneri e tecnici per ogni elemento costruttivo delle location delle nostre feste e attività: per questo la nostra piazza Ariostea diventa un campo di gara eccezionale, visto che la terra che usiamo è una miscela calibrata sulla corsa e potenza dei nostri esemplari di mezzosangue a fondo Anglo-Arabo, perché abbiamo dei sistemi di protezione efficienti, efficaci e naturali, ai nostri animali sono riservate le migliori cure durante l’intero soggiorno ferrarese. Noi tutti portiamo ancora le terribili immagini di quel lontano 2006, ma con il tempo sono cambiate le tecnologie, le strategie e le cure stesse: questo ci permette far correre i nostri cavalli in sicurezza. Domani ho un incontro programmato da tempo con gli animalisti ferraresi, perché il Palio sia sempre più aperto e rivolto alla nostra città. Sono disponibile, a nome dell’intero mondo del Palio di Ferrara, a confrontarmi anche con i 100×100 animalisti in un incontro, un’intervista, – ha concluso il presidente Fortini – in modo da spiegare e far conoscere e capire ai contestatori ciò di cui parlano, il nostro mondo, che poi è anche il loro, visto che il Palio è stato e rimane soprattutto cultura.”

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