Da: G.O.L.
OGGETTO: Interpellanza Barillari.
Il sottoscritto Consigliere Comunale Francesco Rendine INTERPELLA il Signor Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO
che lo scrivente, avendo appreso di rilevazioni fotografiche effettuate da funzionari comunali su immobile residenziale di proprietà del sottoscritto, ha chiesto lumi all’ing. Antonio Barillari responsabile del servizio Ufficio di piano di codesta amministrazione relativamente all’autorizzazione all’accesso e alle fotografie scattate al riguardo;
ACCERTATO
che il predetto ha risposto scrivendo:
(l’area del ristorante confina con quella di pertinenza dell’immobile residenziale) e che:
‘l’art. A-9 L.R. 20/2000 impone al Comune di individuare gli edifici di interesse storico
architettonico e gli edifici di pregio storico-culturale e testimoniale ……’
CONDANNABILE
che l’unica persona contattata dagli uffici sia il gestore che ha in affitto una attività commerciale limitrofa quella (privata) oggetto di indagine
CURIOSO
che gli uffici comunali prima fotografano e poi chiedono l’assenso non al proprietario dello stabile privato, ma al ristoratore confinante, tanto valeva, vista la dislocazione degli uffici comunali, che questi, per maggior comodità chiedessero direttamente l’assenso al tabaccaio di via Cortevecchia. Nello stesso modo la L.R. 20/2000 non scrive in nessun punto che i funzionari comunali possono accedere alle case private senza il consenso preventivo del proprietario;
MERAVIGLIA
che Lei, Signor Sindaco, giurista, lasci la responsabilità di un Servizio così delicato a
persone che danno disposizioni a dir poco avventate;
IRRILEVANTE
che le foto scattate all’interno di proprietà private non vengano utilizzate, giacché dette foto dovrebbero essere distrutte immediatamente in quanto una più approfondita e diffusa conoscenza delle caratteristiche di un immobile potrebbe incrementare gli episodi criminali che sempre più frequentemente interessano le abitazioni isolate;
TUTTO CIO’ PREMESSO
il sottoscritto INTERPELLA il Signor Sindaco per sapere:
– dal 2000 ad oggi quanti e quali immobili siano stati fotografati, chi sia il proprietario di ciascuna unità e copia dell’assenso fornito dal medesimo;
– se i dati sensibili di queste abitazioni sono chiusi a chiave o siano su PC in armadiblindati o chiusi locali con porte non facilmente scardinabili;
– se intende dar disposizioni per distruggere tutti i dati degli edifici censiti ad insaputa del proprietario e quelli per cui non è stata fornita autorizzazione.; se ritiene corretto effettuare rilievi e foto su immobili privati senza il preventivo consenso della proprietà.
Resto in attesa, fiducioso che, come sempre, Lei mi possa fornire tutte le esaustive ed illuminanti delucidazioni che il caso richiede e proprio per questo La ringrazio anticipatamente, e colgo l’occasione per porgerLe omaggi cospicui.
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