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Da: Cso Italia

‘L’Emilia Romagna concentra oltre il 70% della produzione di pere italiane e l’export raggiunge il 30% dell’offerta ma il potenziale – dichiara Paolo Bruni , Presidente di CSO ITALY è ancora molto elevato e serve una forte spinta verso i mercati esteri, anche extra UE.’

Il Consigliere Delegato di Origine Group Alberto Garbuglia si sofferma proprio su questo importante obiettivo della pericoltura italiana.

‘Il nostro Gruppo – dichiara Garbuglia – si pone l’obiettivo prioritario di far crescere il consumo di pere e kiwi all’estero, offrendo il prodotto a misura di consumatore, spiegando il prodotto in modo da farne capire il valore reale. Le potenzialità ci sono ma serve organizzazione, grande impegno economico e il supporto delle Istituzioni. L’apertura del mercato cinese, ad esempio, per la pera sarebbe un grande risultato per l’Italia’.

Ad oggi siamo presenti con il marchio Peritalia su tutti i mercati Europei ed anche in Nord Africa, Emirati e, da quest’anno, in USA.

Per presentarsi al meglio sui mercati nazionali ed europei – dichiara Roberta Monti – Dirigente Scolastico dell’Istituto Vergani-Navarra – serve una grande qualità naturalmente ma anche una proposta di utilizzo delle pere in cucina che metta in evidenza il grande appeal gastronomico di un prodotto che non è solo un fine pasto ma anche uno straordinario ingrediente gourmet e noi al Vergani abbiamo la pera come materia di studio perche’ crediamo che la cucina sia la miglior ambasciatrice del Made in Italy nel mondo.

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