Da: Arci Ferrara
Proiezione speciale in occasione di Interno Verde
Sabato 10 settembre alle ore 18.00 verrà proiettata al cinema Boldini la versione digitale restaurata del film di Jacques Tati
Mon Oncle
A 58 anni dalla prima proiezione pubblica torna nelle sale italiane, in versione restaurata, Mon Oncle capolavoro di Tati che con il suo ritratto di zio firmò nel 1958 una spassosa critica alla società dei consumi e alla modernità. Vincitore dell’Oscar come miglior film straniero e Gran Premio della Giuria al festival di Cannes. Mon Oncle è il primo film a colori di Tati. La proiezione fa parte degli eventi collaterali di Interno Verde, la manifestazione organizzata dall’Associazione Ilturco che nel fine settimana del 10 e 11 settembre aprirà i giardini privati nel cuore di Ferrara. La trama del film è incentrata sulla contrapposizione di due mondi nella medesima città che è, già in sé, immagine di tutti quei luoghi che prima di essere divorati dal cemento vivevano ancora a metà tra passato e futuro. Nel quartiere nuovo vivono i coniugi Arpel mentre Monsieur Hulot vive nella parte vecchia. Come filo conduttore tra i due mondi troviamo il piccolo Gérard, figlio degli Arpel, che alla vita moderna dei genitori preferisce di gran lunga quella di Hulot, suo zio. Il film non procede con una narrazione vera e propria, si costruisce mano a mano nel susseguirsi di episodi che hanno come punto di riferimento la figura di Hulot, che costituisce il centro dell’azione. Monsieur Hulot, interpretato dallo stesso Jacques Tati è un personaggio che affonda le sue radici nella grande tradizione del comico ai tempi del muto: le connotazioni fisiche che lo rendono immediatamente riconoscibile (l’impermeabile, l’ombrello, il cappello e la pipa), la marcata gestualità, il rapporto comico che s’ instaura tra l’uomo e lo spazio e la quasi totale mancanza dell’espressione verbale. Monsieur Hulot è una figura stramba e sognante; il suo mondo ideale non è quello della modernità, ma quello dal sapore antico del quartiere caloroso e pittoresco in cui vive. Le case vecchie, la piazza sempre animata da un’umanità varia e chiassosa che vive avvolta nella luce e nella musica. Tuttavia Hulot è legato tramite la sorella al mondo moderno, ed è proprio in questo mondo estremamente preciso pulito e ordinato tanto da sembrare finto che Tati ambienterà i vari ed esilaranti siparietti. L’azione si spiega nell’attenzione che il regista volge ai gesti banali e ai riti quotidiani degli abitanti della parte nuova. Tati sottolinea attraverso l’ironia come tutto ciò che la modernità proponeva per migliorare lo stile di vita può ribellarsi contro i suoi beneficiari rendendoli buffe caricature di se stessi (splendide le sequenze in giardino dove nessuno sa dove può mettere i piedi).
Cinema Boldini, via Previati 18. T. 0532247050. www.cinemaboldini.it
Biglietto intero 5 euro – ridotto per i possessori del braccialetto di Interno Verde 4 euro.
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