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da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara

Govoni: “Tante piccole imprese ferraresi sono socialmente responsabili ma non lo sanno e non si preoccupano di farlo sapere”
Martedì 13 settembre – ore 9.30 – presso la sala Conferenze dell’Ente di Largo Castello

Tra gli obiettivi dell’incontro del 13 settembre prossimo, con inizio alle 9.30, promosso da Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara e Camera di Commercio, quello di illustrare alle imprese contenuti, finalità ed opportunità del premio ER.RSI sul tema della Responsabilità sociale “Innovatori responsabili”, giunto alla seconda edizione e riguardante le seguenti aree tematiche: l’impresa e la scuola (i giovani protagonisti di uno sviluppo sostenibile); l’impresa per la crescita e l’occupazione (duratura, inclusiva e sostenibile); l’impresa per l’ambiente (risorse, clima, ecosistemi); l’impresa per la qualità della vita (persone e comunità).

Anche a Ferrara, del resto, il tema delle politiche di sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa (CSR) è sempre più alla ribalta. Innanzitutto, i bilanci e i report aziendali attestano che una quota crescente del sistema produttivo ha fatto propria la CSR, integrandola nella strategia di sviluppo del business. Passaggio non da poco, perché marca ancora una volta il confine tra un impegno di carattere integrativo, per lo più reputazionale, e una strategia di medio-lungo termine, che sia in grado di contribuire alla creazione di valore nel tempo. In secondo luogo, si rafforza la consapevolezza di clienti e consumatori sull’importanza dei processi di produzione e distribuzione dei prodotti o servizi che vengono loro proposti. Le aspettative non si fermano più ad aspetti di mera informazione e trasparenza: poiché molti sono disposti a pagare un differenziale di prezzo per consumare in modalità “sostenibile”, si richiede alle aziende un comportamento sostanzialmente conforme a queste aspettative, pena la perdita di quote di mercato. Un terzo fattore, infine, riguarda le norme: dal 1° gennaio 2017 (ossia nei bilanci che saranno presentati nel 2018) le aziende con oltre 500 dipendenti dovranno rendere pubbliche, oltre alle informazioni finanziarie, anche quelle relative ad ambiente, politiche sociali, diritti umani, politiche di genere e anti-corruzione, in attuazione della direttiva Ue 95/2014, che il nostro Paese si sta apprestando a recepire.

“Il “consumo” oggi – sottolinea Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio di Ferrara – si è fatto più consapevole e l’opinione pubblica è diventata più attenta agli aspetti etici ed è pronta a giudicare l’azienda in base alla socialità del suo agire e soprattutto ai suoi orizzonti di qualità. Gli imprenditori, dunque, devono fare i conti con clienti ed investitori sempre più attenti ai prodotti, alle questioni legate all’ambiente, alla salute, alla sicurezza. Preferire i prodotti e i servizi delle imprese che hanno dimostrato attenzione alle problematiche sociali è il modo migliore per far sì che questi comportamenti virtuosi si diffondano. La necessità di concentrare l’attenzione, in particolare, sulle realtà imprenditoriali più piccole – conclude il presidente della Camera di commercio – dipende dal fatto che queste operano in maniera spesso intuitiva e non sono abituate ad una gestione “pubblicizzata” dei propri comportamenti. In altre parole, le piccole imprese sono socialmente responsabili ma non lo sanno e non si preoccupano di farlo sapere”.

La partecipazione al Convegno è gratuita, previa iscrizione sul sito della Camera di commercio www.fe.camcom.it.

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