Da: Movimento 5 Stelle
All’approssimarsi della settimana ferragostana, quando la politica nazionale va in ferie (Parlamento chiuso fino a metà settembre) e istituzioni e cittadini vanno in vacanza, le emergenze e i problemi della nostra città subiscono una recrudescenza, dall'emergenza dei rifiuti pugliesi bruciati a Ferrara (emergenza per i nostri polmoni), alla disastrosa gestione migranti a Gaibanella, ai professionisti delle ambulanze sostituiti da volontari per risparmiare. Difficile esimersi da un bilancio di mezza estate, che esplicitiamo sotto forma di “cahier des doléances” da depositare alla segreteria del sindaco, senza pretesa di annunciare rivoluzioni giacobine ma con un chiaro messaggio in prima pagina: Caro sindaco e spettabile giunta PD, così non va. Non ci siamo proprio. I cittadini non sono contenti di come amministrate la cosa pubblica nella città estense.
1) Gestione migranti a Gaibanella. In attesa che in autunno il Tribunale Fallimentare faccia chiarezza sull’utilizzo di villa Modoni, sbrogliando la matassa che accomuna proprietari, curatori fallimentari, affittuari, gestori di strutture ricettive, tentativi di subaffitto vietato da contratto, una cosa è chiara: l’agire approssimativo e poco professionale dell’assessore Chiara Sapigni (criticata anche da consiglieri del PD – vedi Fausto Facchini) e della cooperativa Camelot, gallina dalle uova d’oro affidataria di milioni di euro di appalti, che non si sono premurati di fare le necessarie verifiche prima di stipulare accordi con gestori oggetto di sfratto per la sistemazione di una 30ina di migranti. Senza nemmeno riflettere sull’errore strategico di adibire una struttura di lusso in una frazione di poche centinaia di persone, con rischio di sconvolgere gli equilibri sociali locali e urtare la sensibilità di chi fatica a sbarcare il lunario, gravato da tasse sempre più alte. Il M5S ha chiesto le dimissioni dell’assessore e quasi contestualmente il sindaco Tagliani afferma di avere disdettato l’Asp dalla gestione dei migranti e passato la palla alla Prefettura ,che a quanto pare entrerà più direttamente nella gestione dei migranti a partire da gennaio 2017.
2) Hera e Rifiuti : Contestiamo il succube recepimento dell’accordo tra i governatori di Puglia ed Emilia Romagna (Emiliano e Bonaccini) sui rifiuti da smaltire a Ferrara,che non potrà che peggiorare la situazione ambientale dell’aria nella nostra città, lasciando i ferraresi con l’interrogativo: “Come ci potranno chiedere maggiori sforzi per la raccolta differenziata e farci pagare una tariffa puntuale se poi si bruciano i rifiuti provenienti da altre regioni ?” Ma soprattutto “cui prodest?”
3) I risparmiatori truffati della Cassa di Risparmio di Ferrara. Nonostante le strette e inevitabili sinergie o contatti con i vertici della banca, la classe politica locale non si è insospettita di anni di una malagestio finanziaria, né del pessimo ruolo giocato dagli organismi di controllo, Bankitalia e Consob, nella nota vicenda. Tardiva e poco convincente, inoltre, è apparsa la presa di distanza della politica locale dalle inique conseguenze del “bail-in”
4) Ambulanze del 118 e professionisti sostituiti da volontari: In ossequio a direttive regionali afferenti alla sanità, i ferraresi dovranno assistere anche al licenziamento (o la non riconferma, che è lo stesso) di una dozzina di guidatori e soccorritori di ambulanze professionisti, sostituiti da “volontari” meno esperti e con minor formazione solo ed unicamente per risparmiare 177 mila euro, senza preoccuparsi troppo della qualità del servizio.
5) Palaspecchi: Stigmatizziamo questa vicenda degna di un serial padano trentennale dellagrande finanza, delle improbabili promesse e delle sempre più fantasiose ipotesi di utilizzo che ha coinvolto “famiglie” di magnati del mattone in odore di mafia o indagati, banche, gruppi sempre più numerosi di ameni inquilini, rischi sanitari, cittadini della zona inferociti, incursioni addirittura in barca all’interno del palazzo, incendi , furti, sedute in consiglio comunale e che minaccia di estendersi alla provvidenziale Cassa Depositi e Prestiti, in un palazzo che da 20 anni avrebbe dovuto ospitare i nuovi uffici della Polizia Municipale e che ora pullula di topi, bisce che si aggirano in seminterrati malsani invasi da acqua putrida. I cittadini ormai non credono più alle promesse del sindaco.
6) Imposizione fiscale in aumento: Eccepiamo l’imposizione ingiustificata di una manovra fiscale da 8 milioni di euro nel 2015, nel tentativo di riparare al dissesto ASP. Con tanto di proteste, cortei dei cittadini e occupazione simbolica del consiglio comunale, da parte di forze politiche di opposizione. I ferraresi, ai quali nonostante le tasse in aumento vengono erogati sempre meno servizi, non dimenticano.
7) NO al Bilancio Partecipativo: Uno schiaffo in faccia ai cittadini ( oltre che al M5S che l’ha proposto) a cui evidentemente non è dato decidere direttamente come spendere una parte del bilancio comunale, in un’ottica di democrazia partecipativa . Ricordiamo i 9 milioni di euro a Milano, 500 mila a Lucca, somme più o meno grandi in decine e decine di altre città italiane, compreso Faenza. Ma a Ferrara NO.
8) Peggioramento della Sanità: Denunciamo una progressiva e gravissima opera di smantellamento della Sanità pubblica ferrarese, in ossequio ai diktat dei vertici regionali ,con depauperamento dell’assistenza sociosanitaria e conseguenti gravi rischi per la salute dei ferraresi, buona parte dei quali,come nel resto d’Italia, rinunciano a curarsi per difficoltà economiche e per il crescente peggioramento dei servizi, tempi d’attesa in primis.
9) Stadio e abbattimento alberi: Puntualizziamo la nostra opposizione alla scelta di investimenti importanti a senso unico nel costosissimo stadio cittadino aprendo mutui con CDP, i cui interessi a debito saranno ripartiti sulla cittadinanza. Si aggiungano gli effetti collaterali di abbattimento di una dozzina di alberi nel Quartiere Giardino, ampiamente contestato da cittadini e mondo ambientalista. Senza nulla togliere alla gloria e alla legittima attività della Spal e ai suoi sostenitori.
10) Criminalità e insicurezza in aumento: Denunciamo senza mezzi termini l’aumento esponenziale di effrazioni, furti, aggressioni, spaccio, risse e omicidi in città e nel forese a danno di famiglie, donne e anziani indifesi, anche nelle vie centralissime della città, un tempo giardino di bellezza e cultura; oltre al dilagare della piaga del gioco d’azzardo, subdolamente entrato anche all’interno dei centri sociali appartenenti all’Arci, in pieno contrasto con i princìpi sanciti nello statuto dell’associazione culturale dominante a Ferrara. Tutto questo grazie all’amministrazione PD che ha consentito l’insediamento e lo sviluppo di queste forme di imprenditoria collaterale, piaghe legate alla criminalità organizzata, oltre al dilagare dell’abusivismo nel commercio ambulante. Di tutto ciò avremmo fatto volentieri a meno. Potremmo continuare ,ma ci fermiamo simbolicamente ai 10 punti. Un J’accuse che arriva come un bilancio ferragostano, preceduto da mesi di proposte e opposizione in consiglio comunale (come testimoniano i 262 atti prodotti dai consiglieri del movimento dal loro insediamento :http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3967.. Lasciamo che siano i cittadini a completare questo cahier des doléances. C’è tempo fino al 2019 .
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