Perché una bambina soccorsa al Lido degli estensi viene inviata a Cona?
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da: Comitato di Salvaguardia Ospedale del Delta
Così recita, inizialmente, il testo moderno del giuramento di Ippocrate: “… Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro: di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento; di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale…”, richiamate queste solenni parole vogliamo commentare il fatto della bambina milanese soccorsa, sabato scorso nel pomeriggio, a Lido degli Estensi. Innanzitutto un grande plauso ai cittadini ed esercenti che sono accorsi e che hanno portato il loro prezioso aiuto, un aiuto che si è reso fondamentale, ovviamente senza dimenticare l’intervento del 118, che ci permette di narrare, oggi, una storia a lieto fine. Di questa storia vogliamo però contestare, alle due Aziende Sanitarie, l’invio della bambina all’Arcispedale Sant’Anna di Cona invece che all’Ospedale del Delta di Lagosanto: la fortuna nessuno la può controllare, ma i tempi di percorrenza, per giungere presso un punto di pronto soccorso adeguato, si possono controllare eccome. Perché la bambina non è stata inviata al Delta ma bensì a Cona, facendo così aumentare i tempi di trasporto e quindi i tempi di intervento sulla piccola? I nostri timori e le nostre denunce, purtroppo, hanno trovato seguito in questo caso, cosa accadrà allora quando i nostri Lidi saranno affollati di turisti? Quali i rischi per l’utenza pediatrica del basso ferrarese? Sindaci vi rendete conto che prima attraverso il vostro voto e successivamente con il vostro mancato controllo i bambini sono in una situazione di pericolo? Ora arrichiremo l’esposto alla Procura della Repubblica con questo evento nella speranza che la fortuna sia sempre favorevole. Ricordiamo alle due Aziende Sanitarie, in particolare ai due Direttori Generali, che faremo di tutto per informare la cittadinanza: se accadrà qualcosa di grave, ovviamente non ce lo auguriamo ma le condizioni che avete creato non sono di certo favorevoli, non potrete esimervi dalle responsabilità di sorta. Terminiamo con una domanda sempre rivolta alle due Aziende Sanitarie: la famiglia milanese è stata messa al corrente che vi è un Ospedale, con Reparto Pediatrico, a circa 20 chilometri dal luogo del malore mentre la loro bimba è stata trasportata in un P.S. a 49 chilometri di distanza?
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