Il treno del Po
Da Suzzara a Ferrara, le ferrovie dell’Emilia Romagna da 127 anni mettono in relazione con
82 km di linea il capoluogo estense, l’Alto Ferrarese e l’Oltrepò Mantovano.
La rete ferroviaria italiana ha fatto la storia del Paese, avvicinando paesi e borghi che – un tempo – si conoscevano forse solo per nome : “Fuori Binario”, il programma di Rai Tre ha viaggiato sulla linea FER Suzzara-Ferrara per “a bassa intensità, con un transito su linee parallele, un percorso fuori dai binari, per esplorare l’anima dei territori italiani, per cogliere lo spirito del tempo e ritrovare l’antico senso delle cose nei luoghi e negli uomini che li abitano”.
La ferrovia fu costruita grazie ad un accordo fra le Province di Mantova e Ferrara e la sua apertura avvenne in due momenti: il tronco da Suzzara a Sermide fu inaugurato il 1º luglio 1888, mentre il Sermide-Ferrara fu avviato all’esercizio il 22 dicembre dello stesso anno. Sulla tratta, fino all’inizio del XX secolo, circolavano locomotive a vapore costruite a Monaco di Baviera, denominate con i nomi di città e dei fiumi che attraversavano. Nel tempo la linea è stata utilizzata sia il trasporto passeggeri che per quello delle merci, dalle produzioni agricole a quelle militari della seconda guerra mondiale.

OGGI – IMMAGINARIO FERROVIARIO

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Ingrid Veneroso
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)