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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: Associazione Zone K

Giovedì 10 marzo al Circolo Arci Zone K di Malborghetto Di Boara, una serata davvero interessante, sul palco infatti ci sarà il Duo Onirico Sonoro. Il progetto di Annalisa De Feo presenterà il primo omonimo album, un disco che abbraccia diversi stili, che spazia tra il pop, l’indie, il jazz, attingendo dalla musica tribale per raggiungere le Atmosfere dell’Europa dell’Est. Nel gennaio 2016 Annalisa ha dato vita all’omonimo disco, opera prima della band e primo atto di un percorso cominciato nel 2010. Le composizioni di questo progetto sono il frutto di percorsi che affondano le radici nella musica classica, in quella etnica e nell’avanguardia, dando vita a suggestioni dal carattere intimista e a un sodalizio tra forme d’arte di diversa natura. I brani, dal carattere evocativo ed onirico, nascono inizialmente per piano e voce ma trovano la risposta più calzante grazie al suono deciso ed elegante delle percussioni di Marco Libanori. Il duo attraverso un lavoro di ricerca, che abbraccia contesti artistici opposti, miscela diversi elementi culturali associandovi un ritmo serrato che a sorpresa infrange ogni barriera. La lingua utilizzata nei brani, invece, assume il ruolo di linguaggio non significante e diventa strumento aggiuntivo che accoglie strumenti inconsueti come l’harmonium indiano, il synth ed il kazoo.
Un progetto trasversale, dunque, difficile da inquadrare in un genere predefinito perché sfugge da ogni tipo di classificazione. Non a caso in alcuni brani interamente strumentali il tema viene esposto e destrutturato unendo elementi acustici ed elettronici che generano un forte impatto emotivo. Il canto a volte rimane suono “gramlò”, onomatopea ed espressione istintiva che non passa attraverso la decodificazione della parola, altre volte utilizza una lingua che, come nel sogno, non sempre genera un risultato sensato e logico. L’elettronica in alcuni brani è utilizzata per brevi momenti ed è intesa come grido, come linea melodica che esce dirompente su una base ritmico armonica; altre volte si insinua gradualmente fino a infrangere il tema principale. L’album si apre con il brano Ouverture in cui l’harmonium, strumento della tradizione indiana, diventa l’assoluto protagonista della scena. Una scelta che deriva da un profondo amore per le tradizioni lontane, per la musica etnica, per tutte quelle sonorità mistiche che donano alla musica un tocco di magia ed eleganza. Quasi a sottolineare l’apertura verso un mondo sconfinato che attraverso i suoni e le visioni contemporanee si arricchisce di elementi provenienti da culture e tradizioni diverse.
Apertura del Circolo alle ore 19, inizio concerto ore 22 circa. L’ingresso sarà Up To You e riservato ai Soci Arci. Per informazioni e prenotazioni tavoli e posti a sedere (vista la limitata disponibilità) il numero è 346 0876998.

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it