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INSOLITE NOTE
Nel giardino segreto di note di Chiara Ragnini

copertina album
La copertina dell’album Il giardino di rose

Chiara Ragnini canta e suona la chitarra da quando aveva 14 anni, le sue produzioni hanno un cuore acustico, ma nella musica convivono sonorità pop ed elettroniche, il giusto cocktail per testi che rifuggono superficialità e luoghi comuni. Le sue parole si concentrano su simboli e metafore logiche e inconsuete, che raccolgono spunti da ricordi infantili e da esperienze di vita: “… uno scoiattolo mi guarda con quell’aria divertita, gli rispondo che è già tardi, la mia nave è ripartita”.
“Gli scoiattoli nel bosco” è uno dei singoli tratti dal disco “Il giardino delle rose”: un pezzo melodico e ritmato, che ben rappresenta la musicalità della cantautrice ligure, da cui è stato tratto il videoclip ufficiale girato nella splendida cornice di Villa Ormond a Sanremo.
“Il giardino di rose” nel 2011 è stato l’album d’esordio di Chiara: un concept album folk-acustico, realizzato come un vero e proprio live, che ha visto la collaborazione di Claudio Cinquegrana alle chitarre e al missaggio, Max Matis al basso e Sandro Vignolo alle percussioni e batteria. Chiara è l’autrice di testi e musiche, così come degli arrangiamenti, cui ha collaborato Cinquegrana. Il brano “Il giardino di rose”, che dà il titolo al disco, dona un velo di poesia ai racconti di Chiara, un contrasto di parole nascoste in fondo all’anima, tra pioggia e sole: “… passerà, cambierà ogni cosa che non va, lascia perdere le volte che hai sbagliato, non importa e non sai, troverai le risposte che non hai e dall’alto del tuo muro tra le rose mi ritroverai”.

Chiara è tornata recentemente alla produzione discografica con due singoli: “Tra le foglie” e “Have yourself a merry little Christmas”, celebre carol natalizia portata al successo da Judy Garland, Frank Sinatra e riproposta recentemente da Sam Smith. Quest’ultima canzone, scritta nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, si discosta dalle classiche canzoni natalizie, per il tono malinconico con cui raccoglie lo stato d’animo di una nazione angosciata dalla guerra. Il pezzo, scritto da Hugh Martin e Ralph Blane, fu interpretato da Judy Garland nel film “Incontriamoci a Saint-Louis”, che racconta lo sconvolgimento di una famiglia causato dal trasferimento del padre a New York. Una metafora degli avvenimenti drammatici che videro molti americani partire verso la Normandia. Il personaggio interpretato da Judy Garland canta il brano la Vigilia di Natale, per rincuorare la sorellina affranta.

chiara ragnini
Chiara Ragnini

Per entrambi i singoli è stato realizzato il videoclip, in quello di “Have yourself a merry little Christmas”, uno dei più toccanti del suo genere, Chiara esegue il brano nel salotto di casa, tra pupazzi e angioletti, lasciando alla sola voce, accompagnata dalla chitarra, il compito di creare la giusta atmosfera. Il clip di “Tra le foglie” è girato a Lungueglietta (Cipressa, IM), con un testo dedicato a questo splendido angolo di Liguria. Il brano, melodico e incisivo, proprio come il vento che accarezza gli ulivi del borgo medioevale, anticipa il nuovo album previsto per la prossima primavera.

Guarda il video ufficiale di
Tra le foglie
Have yourself a merry little Christmas

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William Molducci

È nato a Forlì, da oltre 25 anni si occupa di giornalismo, musica e cinema. Il suo film “Change” ha vinto il Gabbiano d’argento al Film Festival di Bellaria nel 1986. Le sue opere sono state selezionate in oltre 50 festival in tutto il mondo, tra cui il Torino Film Festival e PS 122 Festival New York. Ha fatto parte delle giurie dei premi internazionali di computer graphic: Pixel Art Expò di Roma e Immaginando di Grosseto e delle selezioni dei cortometraggi per il Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Scrive sul Blog “Contatto Diretto” e sulla rivista americana “L’italo-Americano”.


PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)