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Ferrara film corto festival

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Pubblichiamo questo breve articolo appena inviatoci da Hazal Koyuncer, rappresentante della comunità curda di Milano, che denuncia la ripresa dell’aggressione armata dell’esercito turco contro le libere comunità curde. Nei prossimi giorni, affrontando i gravi rischi che è possibile immaginare, Hazal Koyuncer si recherà nelle zone di guerra insieme ad un gruppo di osservatori internazionali. Come Ferraraitalia cercheremo di mantenere i contatti con lei, informando i nostri lettori e sostenendo la resistenza del popolo curdo.
[Francesco Monini]
di Shorsh Surme
Kurdistan, 7 giugno 2021 – Mentre la comunità internazionale celebra la giornata dell’Ambiente, l’esercito turco continua a tagliare gli alberi e distruggere i boschi nel Kurdistan dell’Iraq, nel silenzio totale dei media.
Con questo comportamento la Turchia del “sultano – presidente” Recep Tayyp Erdogan ha violato per l’ennesima volta il diritto internazionale oltrepassando i confini della Regione Federale del Kurdistan Iracheno.
La cosa più grave è che l’esercito turco ha costruito delle fortezze sulle montagne nella provincia di Dohuk e nella zona di Barzan, nella provincia di Erbil: il governo di Ankara vorrebbe creare un’altra Cipro, ed ormai occupa da anni molti villaggi curdi sono stati evacuati e la popolazione costretta a lasciare le loro case.
Proprio oggi tre persone hanno perso la vita a causa di un attacco aereo turco vicino al campo di Makhmour, ed infatti mercoledì scorso Erdogan aveva dichiarato alla TRT statale che il prossimo obiettivo dopo Qandil è Makhmour.
Il campo di Makhmour ospita più di 12mila rifugiati curdi fuggiti dalla persecuzione dello stato turco, principalmente negli anni ’90. Si trova in aree contese tra Erbil e Baghdad. Il piano di Erdogan è molto chiaro, e cioè di occupare la città curda di Kirkuk, ricca di giacimenti di petrolio. Così facendo realizzerebbe il suo sogno di ricostruire una sorta di Impero Ottomano.

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it