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Da: Organizzatori
Mercoledì 5 giugno, a partire dalle 14.00, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah organizza in Via Piangipane 81, a Ferrara, un pomeriggio in ricordo di Gianfranco Moscati, collezionista di Judaica e benefattore scomparso nel febbraio 2018.
Nato a Milano il 30 dicembre del 1924, ultimo di cinque figli, dopo l’emanazione delle Leggi Razziali del 1938 subì la persecuzione fascista e, dopo l’8 settembre del 1943, quella nazista, riuscendo fortunosamente a rifugiarsi con la famiglia in Svizzera.
Dal 1967 Moscati ha cominciato a raccogliere documenti, lettere, cartoline, oggetti, libri e francobolli sui temi dell’ebraismo, dell’antisemitismo e delle persecuzioni, in Italia e in Europa. Una collezione straordinaria, che ha poi donato in parte all’Imperial War Museum di Londra e in parte al MEIS.
Il convegno di mercoledì, a ingresso gratuito, si apre con i saluti di Dario Disegni e di Simonetta Della Seta, rispettivamente Presidente e Direttore del Museo di Ferrara, e prosegue con l’intervento della curatrice Sharon Reichel sul tema “La valorizzazione della Collezione Moscati al MEIS”.
“Le mostre” è il titolo del contributo di Sara Modena, dell’Associazione Figli della Shoah, mentre su “La filantropia” si sofferma Maria Rosa Teatro, Presidente dell’Associazione Gioco Immagine e Parole di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, la città dove Moscati visse per più di cinquant’anni, ricoprendo anche la carica di Presidente della Comunità ebraica.
A chiudere l’appuntamento, Gabriella Steindler Moscati, che offre un ritratto del marito Gianfranco. Un uomo mite ma determinato, attivissimo e poliedrico, che ha dedicato instancabilmente la propria vita all’assistenza e all’aiuto dei più deboli, a partire dai bambini in condizioni di disagio psico-fisico o sociale.

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