Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, in considerazione dell’inasprirsi delle ostilità internazionali e della crescita esponenziale dei prezzi delle materie prime che si riflette sui beni di consumo primari, ritiene molto preoccupante la diminuzione del potere d’acquisto degli stipendi del personale scolastico, soprattutto se fuorisede.
La vita del docente, lontano dalla propria città di residenza, sta diventando insostenibile; ma i costi pesano anche su chi vive nelle grandi città del centro nord, notoriamente caratterizzate da costi della vita elevatissimi.
Le bollette del gas e dell’energia elettrica si abbattono come mannaie sui budget familiari; i beni di prima
necessità stanno diventando inaccessibili (per esempio secondo la Coldiretti dal grano al pane il prezzo
aumenta di 13 volte).
Sono tantissime le segnalazioni pervenuteci dai nostri colleghi circa la situazione in atto; in funzione di
quanto detto e in concomitanza con la domanda di mobilità del personale scolastico, il CNDDU chiede una maggiore flessibilità da parte del Ministero dell’Istruzione nell’accogliere le domande al fine di favorire il rientro dei docenti fuorisede nel proprio comune di riferimento. Dalla pandemia all’attuale fragilità economica del nostro sistema le difficoltà socio – affettivo – economiche stanno diventando pesantissime.
Attendiamo con fiducia un pacchetto di misure d’emergenza atte a contenere le gravi criticità rilevate.
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