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25 settembre, giornata Europea del Dialogo Interculturale e Ferrara “dialoga” con il mondo

Articolo pubblicato il 23 Settembre 2015, Scritto da Riceviamo e pubblichiamo

Tempo di lettura: 2 minuti


da: organizzatori

500 eventi in contemporanea in tutta Italia e in Europa per promuovere il dialogo interculturale

Ferrara si unisce per la prima volta alle oltre 100 città di tutta Italia e alle circa 500 in Europa nelle celebrazioni della ottava Giornata Europea del Dialogo Interculturale (GEDI), promossa dall’EFIL (European Federation for Intercultural Learning), rappresentata in Italia da Intercultura, Onlus che dal 1955 opera nel campo della formazione interculturale.
La giornata si propone di stimolare l’opinione pubblica a riflettere sui temi dell’educazione interculturale, indispensabile per acquisire una consapevolezza nuova della propria e delle altrui culture e per facilitare il dialogo tra le varie nazioni del mondo e combattere tutte le forme di pregiudizio e discriminazione anche a casa nostra.
Grazie alla collaborazione fra diverse associazioni ferraresi attive nel (Cittadini del Mondo, CIES , CISV, IBO Italia, oltre al CSV – Centro Servizi per il Volontariato) e per quest’anno anche a Amnesty, Emergency e Libera, la GEDI 2015 si terrà al Liceo Ariosto che ha aperto generosamente le porte.
La giornata del 24 settembre comincerà proprio presso il Liceo Statale Ariosto, via Arianuova 19, Ferrara coinvolgendo 12 classi con attività formative pensate appositamente per i ragazzi e condotte contemporaneamente dai volontari delle associazioni promotrici.
Sempre il 24 settembre, ancora presso il Liceo Statale Ariosto, alle ore 17.00 si proseguirà con un incontro aperto al pubblico dal titolo ““Come si educano Cittadini Attivi?” Si parlerà di Educazione interculturale nella scuola: esperienze interculturali a confronto anche a partire dal tema dei diritti umani. L’iniziativa prevede la partecipazione di esperti, insegnanti e volontari sul tema delle diversità culturali, per poi soffermarsi sugli aspetti che collegano le problematiche interculturali con quelle dell’educazione ai diritti umani in particolare nella Scuola.
L’occasione sarà anche utile, tramite stand informativi allestiti nell’atrio della scuola, per conoscere meglio il progetto educativo che le associazioni promotrici propongono agli studenti, alle loro scuole e alle famiglie attraverso i programmi di scambio e le attività dei volontari sul territorio.
Nell’atrio della scuola sarà inoltre allestita la mostra fotografica itinerante “Una storia straordinaria”, composta da 12 pannelli e collegata attraverso i codici QR a contenuti multimediali per raccontare visivamente come un’organizzazione creata per salvare i feriti in guerra è diventata un movimento per l’educazione alla pace, che aspira a curare le “ferite del mondo”.
Infine anticipiamo che il 29 settembre alle ore 21 presso la sala Estense uno spettacolo teatrale concluderà le celebrazioni. La compagnia di Marco Cortesi presenterà: Rwanda. In occasione del ventennale di uno degli eventi storici più dimenticati e controversi del nostro presente, la storia di un uomo e una donna capaci di un gesto d’inimmaginabile, indimenticabile e straordinario coraggio…

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani