22 Gennaio: Cinema Boldrini con “Herzog Incontra Gorbaciov”
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Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara APS
In sei mesi il regista tedesco Werner Herzog incontra tre volte l’ultimo segretario del Partito Comunista Sovietico, Mikhail Gorbaciov. Il documentario non ha la pretesa di raccontare solamente la vita di chi, quel 25 dicembre 1991, ha annunciato la dissoluzione dell’URSS, ma è anche uno spaccato storico e sociale degli anni che hanno totalmente scardinato e rivoluzionato il corso del Novecento, cambiandone per sempre la geografia, non soltanto economica e politica, ma anche sociale dell’intero mondo.
Il regista di Fitzcarraldo Aguirre furore di Dio e Cobra Verde, attraverso campi stretti sui due interlocutori con la sua consueta voice over, fa capire come lui stesso non sia nè imparziale nè tanto meno indifferente. Anche Herzog quindi risulta in un certo senso protagonista poichè, da tedesco bavarese, ritrova un ricordo storico misto a senso di colpa per le perdite subite dall’URSS per mano nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, allo stesso modo è altrettanto grato verso “Misha” per il suo importante ruolo nella riunificazione della Germania.
Co-firmato con il britannico Andrè Singer, Meeting Gorbachev (così in lingua originale), è un viaggio tra i ricordi dell’ex leader URSS: dalla sua infanzia contadina fino all’ascesa nel Partito, passando attraverso la Perestroika e, grazie al materiale storico e di archivio, ai tre funerali di Stato (Breznev, Andropov, Cernenko) e alle parate russe che raffigurano uno spaccato culturale del millennio passato.
Dopo l’anteprima al Festival di Internazionale, mercoledì 22 gennaio alle ore 21.00 il Cinema Boldini proietterà l’incontro tra Gorbaciov, un uomo di ormai 87 anni solo e addolorato dalla perdita della sua amatissima moglie, che racconta la sua vita da monumento del Novecento ad uno dei massimi cineasti viventi anch’egli monumento per il Nuovo cinema tedesco, Werner Herzog, in quello che non è un solo e semplice documentario, ma un vero e proprio film-intervista.

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Arci Ferrara
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani