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2 Giugno, a Imola inaugurato il Parco dell’Osservanza: completamente ristrutturato, si apre alla città l’ex complesso manicomiale

da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

L’intervento di riqualificazione urbanistica finanziato in parte dalla Regione con 6 milioni di euro. Il presidente Bonaccini al taglio del nastro

Imola (Bo) – Rinasce una parte importante di Imola. Oggi, 2 giugno, Festa della Repubblica, è stato inaugurato il Parco dell’Osservanza, il complesso nato nel 1890 come ospedale psichiatrico provinciale trasformato ora in un’area a disposizione della cittadinanza grazie a un intervento urbanistico finanziato in parte dalla Regione Emilia-Romagna con 6 milioni di euro, nell’ambito dell’accordo Programma d’area per la riqualificazione del complesso dell’Osservanza.
Il Parco, completamente restaurato, si apre dunque alla città, essendo sempre stato chiuso in quanto struttura manicomiale: oggi sono state rimosse recinzioni e tratti di muro, al loro posto 10 accessi ciclopedonali e 3 carrabili.
Con il sindaco di Imola, Daniela Manca, alla cerimonia del taglio del nastro ha partecipato anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini.

La struttura dell’Osservanza ha rappresentato un vero e proprio gioiello del punto di vista architettonico: ognuno dei 16 padiglioni storici, vincolati dalla Soprintendenza, aveva 2 piani, erano tutti disposti in modo simmetrico configurando una sorta di cittadella contenente lavanderie, officine, cucine, ma anche il teatro, la Chiesa e gli spazi comuni. Il complesso si estende per 123.000 metri quadri alle porte del centro di Imola e gli interventi di riqualificazione, oltre alla risistemazione del verde, di particolare pregio, hanno riguardato urbanizzazioni e sottoservizi (teleriscaldamento, fibra ottica), riqualificazione del parco con illuminazione e arredi, la sistemazione complessiva della viabilità, comprese le piste ciclopedonali, e il recupero dell’area ellissoidale scoperta già destinata a “balera”, ovvero a feste e manifestazioni ricreative e culturali.
Queste opere migliorano la qualità dell’area e la sua fruibilità e consentiranno il recupero dei padiglioni, dotando l’area delle reti tecnologiche necessarie. Sono stati programmati gli interventi di risistemazione dell’ex chiesa, la ristrutturazione delle serre e la sistemazione dell’area degli stenditoi, il recupero dell’edificio dell’ex portineria. Il complesso verrà utilizzato anche per altre destinazioni d’uso: social housing, spazi per l’Università e per l’associazionismo.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)