Dalla ricerca Civ ecco Joly, la fragola che piace ai belgi
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da: ufficio stampa Civ
Nella primavera 2014 attesa una produzione di 80 tonnellate della varietà Joly
Nuovi riconoscimenti internazionali per le fragole ‘ferraresi’ frutto della ricerca del CIV. Dopo il successo di mercato in Gran Bretagna, la varietà Joly si avvia a diventare la produzione di riferimento in Belgio in particolare nella regione della Vallonia. I primi test produttivi risalgono al 2012; i buoni risultati hanno incrementato la produzione nel 2013 e per la primavera 2014 si attende una produzione di circa 80 tonnellate sul mercato vallone.
La fragola Joly, caratterizzata da una pianta rustica, è dotata di notevole tolleranza alle malattie sia radicali che fogliari. Il colore è rosso brillante, molto attraente, e le qualità organolettiche sono di assoluta eccellenza, con sapore molto zuccherino e di ottimo aroma. I frutti sono molto resistenti in pianta e possono essere raccolti a piena maturazione. Ottime la conservabilità e la shelf life.
Le prove varietali messe in atto fin dal 2011 dal GFW, l’associazione dei fragolicoltori valloni, hanno evidenziato i valori caratteristici della Joly, in particolare la costanza dei risultati sia sul piano quantitativo che qualitativo. Caratteristiche, afferma la GFW, assai importanti “soprattutto tenendo conto del clima assai variabile del Belgio che propone condizioni climatiche assai differenti da una stagione all’altra. Joly si è confermata una varietà stabile nel tempo”. Inoltre i test effettuati in Belgio hanno confermato la migliore tolleranza ai patogeni del suolo e una minor necessità di trattamenti contro l’oidio rispetto ad altre varietà.
“Dal Belgio arriva una ulteriore conferma della bontà ed efficacia del programma breeding fragola del CIV, attivo dal 1984 su quattro linee di ricerca: fragole per ambienti a clima temperato mediterraneo, per ambienti a clima continentale, rifiorenti e varietà adatte alla trasformazione industriale”, commenta Mauro Grossi, presidente CIV. “Puntiamo solo su tecniche classiche (assolutamente no Ogm) e su nuove varietà che garantiscano produzioni elevate e frutti di ottima qualità, assieme ad una naturale rusticità e vigoria delle piante, per offrire al mercato nazionale e a quelli internazionali non solo la qualità ma il massimo della eco-sostenibilità”.
La ricerca CIV nel comparto delle fragole, sostenuta dalle aziende socie del CIV, i vivai Salvi e Mazzoni, ha portato all’individuazione di 25 nuove varietà per i diversi ambienti di coltivazione. Attualmente vengono piantate in coltivazione oltre 150 milioni di piante di varietà originate dalla ricerca del CIV.
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