15 Luglio 2015. Un autore,due libri: Virgilio Patarini protagonista del Racket Festival
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da:ufficio stampa Ferrara Art Festival
Un autore, due libri ed un curatore che, per un sera, sveste i suoi panni di critico ed artista, per vestire quelli dello scrittore e del poeta.
Sarà il camaleontico ed eclettico Virgilio Patarini il protagonista della serata del 15 Luglio al Racket Festival. Nel cortile di Palazzo della Racchetta a Ferrara (Via Vaspergolo 6) salirà sul palcoscenico in qualità di scrittore e poeta. A partire dalle 21.30 e ad ingresso libero, Patarini, incalzato dalle domande di Michele Govoni e intervallato dalle letture di Catia Gianisella presenterà due sue produzioni letterarie : il romanzo “Girotondo” e la raccolta di poesie e aforismi “Fiori del silenzio” entrambi pubblicati per i tipi di Edizioni Zamenhof Art.
Girotondo
Questo romanzo affronta il problema della percezione del tempo.
Paradossalmente l’autore ha cercato di risolvere diacronicamente, attraverso una partitura narrativa, l’enigma di un istante, la conflagrazione sincronica di tutta una vita in un momento cruciale della stessa. Qualcosa di enorme è accaduto. C’è una voce che parla nel buio. Una voce di donna. Una voce che contiene altre voci. Una coscienza esplosa, saltata, come dopo un cortocircuito. Un’intera esistenza che passa in un lampo accecante. Tutto il passato e tutto il futuro nel crogiuolo incandescente di un presente polverizzato. Nell’infinito tempo di un istante. Un paradosso, appunto. Un paradosso che la tessitura narrativa gioca e dipana. Qualcosa di enorme è accaduto. Qualcosa di troppo grande per essere compreso immediatamente dalla donna protagonista del romanzo. Un delitto. O forse più di uno.
Fiori del silenzio
In questo libro di poesie e aforismi Patarini raccoglie il distillato di una scrittura disseminato lungo il tempo, nell’arco di vent’anni: una scrittura inquieta, a tratti vagamente crepuscolare, tra ironia e leggerezza, con accenti che riecheggiano talvolta gli amati Dino Campana e Montale, tra giochi di parola e un uso scanzonato della rima e guizzi di ermetismo, tra momenti autobiografici e considerazioni generali sull’incerta natura della poesia contemporanea e sul ruolo della letteratura. Riflessioni sulle ragioni del “silenzio” di un uomo che ha dedicato gran parte della sua vita alla parola.
Inizio ore 21.30. Ingresso libero.
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