14^ Giornata dell’Economia: 10 giugno 2016 ore 9,30 Aula magna del Dipartimento di Giurisprudenza Università Ferrara
Tempo di lettura: 3 minuti
da: ufficio stampa Camera di Commercio di Ferrara
Govoni: “Non dobbiamo andare dietro ai miti della specializzazione produttiva o del gigantismo imprenditoriale. La crescita dimensionale è la risposta
giusta dove sono richieste forti economie di scala. Dove è richiesta la personalizzazione delle produzioni e dei servizi, la risposta è un’altra”
“ITALIA, STORIE DI PASSIONE E DI IMPRESA”: QUESTA MATTINA (10 GIUGNO)’, ALLE ORE
9.30, L’ATTESO EVENTO DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER RIPARTIRE DALLE IMPRESE
Chiuderà i lavori Sandro Gozi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega agli Affari Europei
Agricoltura e manifattura, artigianato e turismo, servizi e cooperazione, settore
privato, non profit e settore pubblico devono e possono concorrere per sostenersi a vicenda.
Non dobbiamo tradire questa vocazione, andando dietro ai miti della specializzazione produttiva o
del gigantismo imprenditoriale. La crescita dimensionale è la risposta giusta dove sono richieste
forti economie di scala. Dove è richiesta la personalizzazione delle produzioni e dei servizi, la
risposta è un’altra. Sarà questa una delle considerazioni del convegno “Italia, storie di passione e
di impresa”, promosso dalla Camera di commercio nell’ambito della Giornata dell’economia ed in
programma, questa mattina (10 giugno), a cominciare dalle ore 9.30, presso l’Aula Magna di
Giurisprudenza dell’Università di Ferrara.
“Nonostante i tanti problemi che vengono da lontano e che vanno ben oltre il debito pubblico (le
diseguaglianze sociali, l’economia in nero, quella criminale, il ritardo del Sud, una burocrazia
spesso persecutoria e inefficace) – ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di
commercio di Ferrara nel corso della conferenza stampa di ieri mattina – c’è un’Italia di cui spesso
non si ha consapevolezza e che fa cose di cui essere orgogliosi. La Giornata nasce per raccontare
questa Italia, fatta di tradizione e di capacità innovative, di memoria e di immaginazione, di
creatività, in cui la competitività fa leva sulla green economy e la cultura, sulla bellezza e la
coesione sociale, parte dai territori e, grazie ad una caparbia vocazione alla qualità, arriva al
mondo. Il modello di sviluppo nel quale crediamo – ha proseguito Govoni- è quello fatto di
imprenditorialità diffusa, distretti, filiere, reti, territorio, in cui le opportunità, della
modernizzazione e delle nuove tecnologie, sono aperte a tutti. Così come le sfide della capacità
manageriale e della solidità patrimoniale, riguardano tutti, grandi e piccoli. Un modello in cui
l’impresa assume in pieno la responsabilità del lavoro e del benessere, e permette di far divenire
logica comune un fatto di evidenza lampante: senza il lavoro un’impresa non vive, quindi non
produce; così come, senza l’impresa, il lavoro resta inespresso”.
Saranno presenti Sandro Gozi, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
con delega agli Affari Europei, Patrizio Bianchi, assessore alle politiche europee, allo sviluppo e
alla formazione della Regione Emilia-Romagna, il presidente della Provincia di Ferrara, Tiziano
Tagliani, il Rettore dell’Università di Ferrara, Giorgio Zauli, Giuseppe Tripoli, Segretario
generale di Unioncamere, e i presidenti e vice presidenti nazionali di Confindustria, Alberto
Baban, Cia, Secondo Scanavino, Cna, Daniele Vaccarino, Confagricoltura, Mario Guidi,
Legacoop, Mauro Lusetti, Confartigianato, Marco Granelli, Confcommercio, Renato Borghi,
Confesercenti, Roberto Manzoni.
Modererà la Tavola rotonda Federica de Sanctis, giornalista SkyTg24.
I partecipanti troveranno in cartellina, sotto forma di CD, il “Rapporto Ferrara 2016”, un inedito
‘racconto dell’economia’, a partire dal quale ragionare su proposte concrete per far crescere
l’occupazione e accompagnare le trasformazioni del tessuto imprenditoriale provinciale.
“Occorre lavorare – ha concluso il presidente della Camera di commercio – accanto alle comunità
di imprese, sviluppando un contesto favorevole a farle crescere e a esaltarne la capacità di
trainare la ripresa economica, salvaguardando – e anzi valorizzando – quegli esempi di buona
amministrazione in cui spesso le imprese stesse hanno trovato, e devono poter continuare a farlo,
persone competenti e istituzioni che lavorano per il bene comune”
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