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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


da: organizzatori

Saranno due gruppi di origine mantovana ad inaugurare una nuova serata musicale del Racket Festival a Palazzo della Racchetta di Ferrara (Via Vaspergolo 4/6), mercoledì 1 luglio 2015.
Sul palco saliranno i Frank Sinutre e i Laik-oh per un doppio concerto all’insegna della musica elettronica e sperimentale. L’inizio, come di consueto, è fissato per le 21.30. Ingresso con tessera.
I Frank Sinutre sono un progetto di musica elettronica nato nel 2011 che utilizza nei live strumenti elettronici autocostruiti, come il reactabox (un controller midi a forma di cubo luminoso che funziona con dei cubetti, ispirato al celebre reactable) oltre che strumenti tradizionali.
Nel 2012 realizzano la colonna sonora per lo spettacolo teatrale “La Colpa della Leonessa” che è stato inserito nel “Festival Internacional de Teatro Social” di Valencia in Spagna per la regia di Anna Volpi.
Il 25 marzo 2014 esce il secondo album “Musique Pour Les Poissons” per l’etichetta statunitense di New York “System Recordings”, in concomitanza con l’uscita del libro di uno dei due “Michele K. Menghinez – Racconti per pesci del mare d’aria” che accompagna l’uscita del disco.
A partire dal 2012 hanno portato lo spettacolo in circa 100 live dates sparse fra Italia e Svizzera, in svariate situazioni: dal centro sociale, alle installazioni di videoarte patrocinate dall’Università di Ferrara, dal pub ai seminari sulla musica percorrendo le strade che portavano a Roma, Milano, Torino, Zurigo, Verona… Sempre per ritornare a Sermide, il paesino in provincia di Mantova da dove vengono e dove nella loro casa di campagna hanno scritto i due dischi e dove stanno registrando il terzo.
Come promo all’album “Musique pour les Poissons” il videomaker Giovanni Tutti ha realizzato il videoclip alla traccia “Someone’s Dub” in stop motion con plastilina e Lego: http://www.youtube.com/watch?v=-PdFNLSvJXg Questo è il secondo clip estratto dall’album “Musique Pour les Poissons”, una rielaborazione in chiave elettro della celebre “Oye Como Va”: https://www.youtube.com/watch?v=fsSei625iPo Sulla pagina di soundcloud si può ascoltare in streaming l’album nuovo “Musique pour les poissons: https://soundcloud.com/frank-sinutre-music

Laik-oh
Il progetto nasce nel territorio sermidese, in provincia di Mantova, agli inizi del 2012, per volontà di Michele “Panf” Mantovani (chitarra, sintetizzatori, loops e beats), Luca Peshow (basso e cori) e Mattia Bortesi (voce e sintetizzatori).
I Laik-Oh! nascono come progetto sperimentale, nel quale i membri, dopo varie esperienze rock, si tuffano in un amalgama di elettronica con influenze dubstep e alternative. La ricerca di un proprio stile, e il continuo stimolo alla composizione hanno rappresentato i principali obiettivi della band fino ad oggi. All’inizio del 2014 la band ha intrapreso la registrazione del primo album: “Dietro il Mondo”, che vedrà la propria uscita alla fine di Novembre.
Venerdì 17 Ottobre 2014 i Laik-Oh! hanno pubblicato per l’etichetta di Cuneo Edisonbox il singolo “Asian Trip pt. 1” realizzato in collaborazione con il cantautore mantovano Michele Negrini, in arte “MUD”. Il nome del gruppo si presta a diverse interpretazioni: o come una semplice trascrizione dell’inglese “Like ‘O” oppure, come “Laico”, vocabolo italiano che non ha certo bisogno di spiegazioni.
Nell’album “Dietro il Mondo” ci si ritrova continuamente immersi in sinistre atmosfere elettroniche, in testi che manifestano un incessante clima di lamentosa disillusione nel quale si scovano facilmente i temi del viaggio, della religione e dell’astrologia.
In contemporanea con l’uscita del disco è stato pubblicato il primo videoclip ufficiale della band sul brano “Secoli di Stragi”, un lavoro tanto sperimentale quanto suggestivo realizzato del videomaker Giovanni Tutti.
Durante la serata sarà possibile ammirare le opere delle cinque mostre allestite nei saloni di Palazzo della Racchetta e farsi letteralmente rapire dalla commistione creata da arte e musica, il tutto inserito nel magnifico scenario del palazzo medievale in centro città.

Ferrara film corto festival

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it