Skip to main content
26 Marzo 2018

1, 2, 3: Beefeater!

Tempo di lettura: 2 minuti


Sconvolgenti sono le cose che si scoprono grazie all’esplosione dello stupefacente caso della marmitta “Cambridge Catalytica”.
Io, personalmente – qualche giorno fa, a bomba appena esplosa, mentre stavo su facebook – ho scoperto che c’è ancora gente che sta lì ad ascoltare e/o parlare dei Fugazi.
Non ci potevo credere.
Per un po’ li ho ascoltati anch’io ma dopo un po’ ho finito per pensare: ma questi preti maledetti in realtà mi sembrano solo un gruppo crossover di merda.
Hanno persino un pezzo che sembra “Penso positivo” di Jovanotti.
Resta comunque tuttora incredibile, per me, il seguito che questi quattro preti maledetti hanno fra la popolazione del globo terracqueo.
Francamente non riesco a capacitarmene.
Ho provato a fare delle ipotesi.
Sarà forse quel bassazzo scoreggione sempre-sopra-come-l’olio, sarà forse quella voce tipo coro da stadio, sarà che forse – complice la loro austerità da sobri bacchettoni – questi quattro sobri preti maledetti forniscono un’ottima copertura alla tamarraggine latente di una grossa fetta di persone che non hanno il coraggio di ascoltare della musica tamarra ammettendo che a volte siamo tutti un po’ tamarri.
Ma perché li odio così tanto, ti chiederai tu cortese lettore?
Ma per tutti i motivi elencati poco fa.
Ma anche per i loro fan, una delle categorie peggiori della storia della razza umana, gente rovinata dall’estetica di questi quattro grigi signori/alfieri di un’estetica schifosamente puritana – come solo certi americani sanno essere – e di una musica pruriginosamente tamarra, grezza e volgare – come solo i veri puritani sanno essere.
Sospetto che però, sotto sotto, il motivo sia un altro: al contrario dei Fugazi io bevo molta – forse troppa – birra e fumo molte – senz’altro – troppe sigarette.
A questo punto allora faccio outing e dico chiaramente da che parte mi schiero: mi schiero al bar – anzi fuori – a fumare, insieme a chi ha il coraggio di dire “sì, sono un pagliaccio e faccio schifo per il 99% del tempo che trascorro qui, sul pianeta terra”.
Quindi, visto che ho appena fatto outing, ne approfitto per lanciare una maledizione ai Fugazi, ai fan dei Fugazi e a chiunque ha fatto una bandiera di questo grigiore orribile che offende il buon gusto e la vita su questo pianeta.
Via con il pezzo di questa settimana, sempreverde bandiera di noi alfieri dell’imbarazzante sempre pronto a saltar fuori in ogni situazione.
Cordiali saluti.
PS: Fugazi merda!

Bellowing/Roadhouse Blues, live in Boston (The Doors, 1970)

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

tag:

Radio Strike



Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it