007 cambia sesso!
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Ho appreso per caso qualche giorno fa che il prossimo James Bond sarà interpretato da una donna di colore. Un rinnovamento non da poco, una bella svolta.
Possiamo quindi dire addio ad un personaggio che ha affascinato intere generazioni.
Attraente, sciupafemmine, certamente espressione di una visione un po’ maschilista che oggi si ritiene superata. Un personaggio che non riflette più la società in cui viviamo, un simbolo che viene sostituito con un altro simbolo, la donna che si appropria del ruolo dell’uomo.
Soltanto uno dei tanti esempi che dimostrano come l’esigenza imperante di oggi sembri essere quella di declinare al femminile tutto ciò che è maschile, cosicché niente possa più dirsi esclusivo dell’uno o dell’altro.
Certo si potrebbe pensare che sia solo un film, niente di così rilevante. Ma la diffusione di un messaggio tramite i mezzi di comunicazione di massa è forse l’ultimo stadio di un processo di cambiamento.
Ora il punto è capire se ci piace un cambiamento in cui le donne invece che ritagliarsi i propri spazi rispettando le proprie ed altrui peculiarità, ritengono di doversi affermare sostituendosi ad altro.

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Federica Mammina
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani